CANNES 2016
2016
____________________________________________________________________________________________________________________________
CANNES 2016 - ITALIA SENZA PREMI
Date: 01/06/2016
ARTE | CULTURA | SPETTACOLO
____________________________________________________________________________________________________________________________
CANNES 2016 - ITALIA SENZA PREMI di Daniela d'Isa
CANNES 2016 - AWARDS FOR ITALIAN FILMS
Diciamo subito che quest'anno la Croisette ha regalato tanti applausi al cinema italiano, ma non premi. La Palma d'Oro del 69° Festival di Cannes è andata al regista inglese Kean Loach per il suo film “I, Daniel Blake”. E', come tutta l'opera del regista, figlio di operai, una denuncia sociale: il protagonista, in seguito ad un attacco cardiaco e alle soglie dei sessant'anni, è impossibilitato al lavoro e lo stato non lo aiuta. I tre registi italiani presenti nella sezione Quinzaine del Réalisateurs, Bellocchio, Virzì e Giovannesi, non erano nemmeno in concorso,
ma i loro film, accolti con entusiasmo da pubblico e critica, meritano di essere visti. “Fai bei sogni”, con Valerio Mastandrea, è il film che Bellocchio ha tratto dall'omonimo bel libro di Massimo Gramellini. Chi ha letto il romanzo del giornalista della Stampa, ne conostrama delicata e avvincente con un figlio alle prese con la tragica (e insoluta) scomparsa della madre ad appena 9 anni, quando un bimbo ha più che mai ancora bisogno dei genitori. Per”La pazza gioia” di Virzì, si è parlato di un vero “gioiello”. Grandissime le due interpreti, Valeria Bruna Tedeschi e Micaela Ramazzotti (nella vita moglie di Virzì), due amiche completamente diverse la cui fuga in macchina da una casa di cura psichiatrica ha fatto ricordare a molti il famoso “Thelma e Louise” di Ridley Scott, che proprio nel 2016 ha “compiuto” 25 anni. “Fiore”, di Claudio Giovannesi dipinge l'amore impossibile, ambientato in un carcere minorile, di due ragazzi. Anche qui troviamo Mastandrea nella parte del problematico padre della ragazza. Non è andata bene neppure al film di Stefano Mordini “Pericle il nero”, che non ha vinto la sezione Un Certain Regard in cui è stato presentato. Il protagonista e coproduttore Riccardo Scamarcio deluso e arrabbiato per le critiche ha dichiarato che il suo personaggio, un efferato esecutore della camorra cattivissimo ma in odore di redenzione (per amore), non è stato capito a vantaggio delle solite “regole del marketing”. Nella Semain de la Critique è stato presentato il documentario di Alessandro Comodin “I tempi felici verranno presto”. Un'altra “presenza” italiana è stata infine quella della scrittrice genovese di origini sarde Milena Agus dal cui romanzo “Mal di pietre” è stato tratto l'omonimo film di Nicole Garcia interpretato dalla bella Marion Cotillard vittima del gossip che la vorrebbe amante di Brad Pitt e causa quindi dell'anoressia di Angelina Jolie.
LASCIATE UN COMMENTO